La scelta precisa di usare il cinema come mezzo di persuasione: il compito naturale dello United States Information Service (USIS) era quello di costruire consenso attorno agli obiettivi immediati della politica estera del governo statunitense e, anche per questo motivo, la Missione ERP in Italia coltivò fin dall'inizio, dal novembre del 1948, l'ambizione di costruire il proprio repertorio filmico. Un repertorio filmico ritrovato a Trieste da Ugo Cova, direttore dell'Archivio di Stato di Trieste, il 22 ottobre del 1984 nell'archivio del Commissariato del governo della Regione Friuli-Venezia Giulia e trasferito il 12 febbraio 1987 all'Archivio Centrale dello Stato di Roma.
La Smorfia è stato un gruppo cabarettistico attivo negli anni settanta e ottanta. Il trio, originariamente denominato "I Saraceni", era formato da Massimo Troisi, Lello Arena ed Enzo Decaro e basava la propria comicità su sketch che, prendendo spunto dalle situazioni quotidiane della Napoli dell'epoca, puntavano l'indice su temi disparati quali la religione, l'occupazione (e disoccupazione), il folklore e le tradizioni ormai anacronistiche, ma ancora vive soprattutto nel napoletano. Dopo buone affermazioni teatrali, anche fuori dell'ambito locale, il trio conobbe il suo massimo periodo di notorietà quando fu protagonista della trasmissione televisiva "Non stop" e della successiva "La sberla".
Mattia Pellecchia, in arte Jack Lamotta, in visita al Museo del Cognome di Padula, intervista il genealogista Michele Cartusciello. Genealogista, amante delle tradizioni e della cultura locale, Michele Cartusciello inizia a coltivare la passione per la Genealogia dal lontano 1984 quando, per la prima volta, entrò nell’archivio comunale del proprio paese, Padula, un piccolo borgo a Sud della provincia di Salerno. Gli studi per la creazione dell’albero genealogico della sua famiglia, lo hanno condotto a frequentare archivi comunali, parrocchiali e di Stato. Dall’aprile 2012, la passione per la Genealogia si è concretizzata con l’apertura del Museo del Cognome.
Mattia Pellecchia, in arte Jack Lamotta, dopo molti anni, rincontra il professore del liceo che ha indirizzato in modo decisivo il suo percorso di studi e di formazione. Imperfetto - Storia di un'altra scuola è un racconto/conversazione che il professore Vincenzo Albano intrattiene con il suo ex alunno Mattia Pellecchia: una rubrica in cinque episodi, dove vengono narrate le tematiche, le sensazioni e le esperienze che hanno caratterizzato un preciso percorso professionale, quello di un professore, quello di Vincenzo Albano.
Questo progetto nasce dalla collaborazione tra Radio Controcultura e l'Associazione culturale “James Joyce Salerno”. In ogni puntata, viene analizzato un capitolo del romanzo “Ulisse” di James Joyce. L'Ulisse di Joyce è un gigantesco romanzo che chiude in via definitiva gli stilemi dell’Ottocento e si apre con rumorosa consapevolezza al Novecento, al Chaos, all’epoca contemporanea e, perché no, post-moderna.
In questa stagione, ogni puntata cerca di analizzare un film specifico: tre parti di parlato, intervallate da tre brani musicali, inerenti ai temi trattati in ogni singola puntata, che fanno da approfondimento emotivo all’argomento in questione. Le quattro voci discutono, reinterpretano, ridefiniscono tematiche curiose, argomenti conosciuti, avvenimenti particolari con diversi punti di vista, riguardanti chiaramente il film trattato.
La struttura della rubrica “Controcultura” è formata da tre parti di parlato, intervallate da tre brani musicali, inerenti ai temi trattati in ogni singola puntata, che fanno da approfondimento emotivo all’argomento in questione. In questa stagione, ogni puntata è caratterizzata dall’intervento di un ospite, che mette in gioco tutto il proprio vissuto, attraverso il racconto di storie riguardanti il proprio lavoro, la propria famiglia, insomma la propria esperienza di vita.
Una rimpatriata capitolina in cui le tre storiche voci di Radio Controcultura si confrontano in maniera leggera e scherzosa con specifiche tematiche riguardanti la vita quotidiana da giovani trentenni.
Le tre voci parlano in tre lingue diverse, con l’obiettivo di trasmettere un messaggio di integrazione culturale. Perché Controcultura Catalunya? La rubrica è registrata in Catalunya, un luogo che sta attraversando una particolare situazione storica, uno sfondo ideale per far emergere valori e tematiche vivi, coinvolgenti, attuali.
In questa stagione, ogni puntata cerca di analizzare un film specifico: tre parti di parlato, intervallate da tre brani musicali, inerenti ai temi trattati in ogni singola puntata, che fanno da approfondimento emotivo all’argomento in questione. Le due voci discutono, reinterpretano, ridefiniscono tematiche curiose, argomenti conosciuti, avvenimenti particolari con diversi punti di vista, riguardanti chiaramente il film trattato.
In questa stagione, ogni puntata cerca di analizzare un film specifico di animazione di Walt Disney: tre parti di parlato, intervallate da tre brani musicali, inerenti ai temi trattati in ogni singola puntata, che fanno da approfondimento emotivo all’argomento in questione. Le due voci discutono, reinterpretano, ridefiniscono tematiche curiose, argomenti conosciuti, avvenimenti particolari con diversi punti di vista, riguardanti chiaramente il film di animazione trattato.
In questa stagione, ogni puntata cerca di analizzare un film specifico: tre parti di parlato, intervallate da tre brani musicali, inerenti ai temi trattati in ogni singola puntata, che fanno da approfondimento emotivo all’argomento in questione. Le due voci discutono, reinterpretano, ridefiniscono tematiche curiose, argomenti conosciuti, avvenimenti particolari con diversi punti di vista, riguardanti chiaramente il film trattato.
«La passione per la musica è già da sola una confessione. Sappiamo di più su uno sconosciuto appassionato di musica che su qualcuno che alla musica è insensibile e che incontriamo ogni giorno». “Vinile - Storia di un'altra musica”, un percorso radiofonico creato dalla collaborazione autoriale tra Mattia Pellecchia, documentarista e youtuber amatoriale, e Mauro Gianassi, appassionato e storico collezionista di dischi in vinile. Rappresenta un vero e proprio percorso nella storia della musica: un racconto appassionante tra aneddoti, curiosità e spiegazioni tecniche.
La struttura della rubrica “Controcultura” è formata da tre parti di parlato, intervallate da tre brani musicali, inerenti ai temi trattati in ogni singola puntata, che fanno da approfondimento emotivo all’argomento in questione. Le tre voci discutono, reinterpretano, ridefiniscono tematiche curiose, argomenti conosciuti, avvenimenti particolari con diversi punti di vista.
La struttura della rubrica “Controcultura” è formata da tre parti di parlato, intervallate da tre brani musicali, inerenti ai temi trattati in ogni singola puntata, che fanno da approfondimento emotivo all’argomento in questione. In questa stagione, ogni puntata è caratterizzata dall’intervento di un ospite, che mette in gioco tutto il proprio vissuto, attraverso il racconto di storie riguardanti il proprio lavoro, la propria famiglia, insomma la propria esperienza di vita.
Quindici storie degli incontri che hanno cambiato la boxe. Gli episodi analizzano storie di pugili attraverso il racconto delle loro vite, dei loro sacrifici, delle loro paure. Che cos’è un Ring? È il luogo più sicuro del mondo, perché sai cosa ti può capitare. La struttura di ogni puntata ripropone le tempistiche di un incontro di pugilato dilettantistico: tre pezzi di parlato da tre minuti, intervallati da pause musicali di un minuto.
Attraverso le interviste di storici della città di Salerno, archivisti dell’Archivio di Stato di Salerno, membri dell’Associazione “Salerno 1943”, si raccontano aspetti specifici dello sbarco delle truppe Alleate a Salerno nel 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale, missione appunto chiamata Operazione Avalanche. Storie di guerra, diari, documenti che rivelano cosa abbia significato realmente questo avvenimento per le persone che vivevano a Salerno in quel determinato periodo.
La struttura della rubrica “Controcultura” è formata da tre parti di parlato, intervallate da tre brani musicali, inerenti ai temi trattati in ogni singola puntata, che fanno da approfondimento emotivo all’argomento in questione. Le tre voci discutono, reinterpretano, ridefiniscono tematiche curiose, argomenti conosciuti, avvenimenti particolari con diversi punti di vista.
In questa rubrica, lo scopo è, attraverso le interviste, di raccontare e sfatare i falsi miti che circondano il mondo dei motociclisti: chi si nasconde realmente sotto un casco? Il progetto punta a far conoscere i motociclisti, liberandosi da tutte quelle etichette che vengono spesso date a causa di una passione. Il superare gli stereotipi negativi attraverso la rivelazione della propria personalità, con la riappropriazione della propria vera identità. Non contano razza, religione, lingua, provenienza, status sociale, davanti al microfono di Radio Controcultura siamo tutti uguali. Briganti Ribelli, «Don't blame us»: libertà, passione e condivisione!!!
La struttura della rubrica “Controcultura” è formata da tre parti di parlato, intervallate da tre brani musicali, inerenti ai temi trattati in ogni singola puntata, che fanno da approfondimento emotivo all’argomento in questione. Le tre voci discutono, reinterpretano, ridefiniscono tematiche curiose, argomenti conosciuti, avvenimenti particolari con diversi punti di vista.